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Fin
da quando l'uomo cominciò ad usare la meridiana, la durata del giorno venne
suddivisa in quelle che noi ora chiamiamo “ore”. Quindi già Babilonesi ed Egizi
usavano questo sistema.
Greci
e Romani usarono le "ore temporali": il giorno e la notte venivano
ambedue suddivisi in dodici parti, cominciando rispettivamente dall'alba e dal
tramonto. Così la prima ora del giorno corrispondeva all'alba, la sesta ora più
o meno a mezzogiorno, la dodicesima al tramonto ed altrettanto, partendo dal tramonto, avveniva per la notte.
Facciamo un balzo in avanti fino alla storia moderna e alla rivoluzione francese che promosse uno dei più
grandi tentativi di razionalizzazione della storia umana; il frutto più noto è
il Sistema Metrico Decimale, (SMD) che, sia pur con molte traversie le
è sopravissuto divenendo quasi
universale (solo gli USA e i paesi anglosassoni non lo hanno ancora adottato
per intero, pur usandolo da tempo in campo tecnico-scientifico).
Verso la fine del XVIII
secolo si cominciò a mettere ordine in tanto caos delle misurazioni.
Nel 1790, l’Assemblea Costituente
francese istituì una commissione speciale, di cui facevano parte i maggiori
fisici e matematici del tempo, per determinare un nuovo sistema unitario di
misure.
Nel 1793, il SMD veniva applicato ufficialmente in tutta la Francia.
Il SMD (Sistema Metrico Decimale) comprendeva anche
la misurazione del tempo in una
nuova modalità, sia di un Giorno Solare medio
che di un Anno Solare (calendario rivoluzionario).
Mentre
la suddivisione del Giorno Solare medio veniva calcolata e applicata in:
10 ore, ogni ora 100 minuti e ogni minuto 100
secondi.
Questo
esperimento di suddividere il giorno
solamente in 10 ore è durato poco più di
un decennio, però a testimonianza di questo evento sono rimasti degli esemplari di
orologi dell’epoca qui di seguito rappresentati con il quadrante suddiviso
in 10 ore giornaliere.
L’intenzione degli illustri studiosi che crearono il nuovo Sistema
di Misure Decimali (SMD) era quella
di fare riferimento ad una unità tratta dalla natura.
L’unità fondamentale prescelta fu l’unità di
lunghezza, il metro, definito come quarantamilionesima parte del meridiano
terrestre.
Dal metro vennero poi derivate le unità di misura di
altre grandezze: per esempio, il metro quadrato per le superfici e il metro
cubo per i volumi.
Anche l’unità di misura delle masse venne legata
indirettamente all’unità di lunghezza: si decise, infatti, di definire come
Unità di Misura del peso della massa unitaria: il grammo equivalente al peso di un centimetro cubo di acqua pura,
alla temperatura di 4 °C..
Il SMD si è diffuso progressivamente in tutto il mondo e oggi esso
viene adottato dalla grande maggioranza dei Paesi. Un così vasto successo è
dovuto soprattutto alla caratteristica decimale del sistema, cioè al fatto che
i rapporti fra multipli e sottomultipli delle varie Unità di Misura sono a
potenze di 10, rendendo così facili e
intuitivi tutti i calcoli di equivalenze fra i multipli e sottomultipli di una
Unità di Misura.
Ben più laboriosa e meno
intuitiva è invece la trasformazione da un’unità ai suoi multipli o
sottomultipli in un sistema di misura non decimale usato ancora in molti Paesi.
Per facilitare
enormemente lo scambio culturale e commerciale
fra i paesi di tutto il mondo sarebbe auspicabile che tutti parlassero
la stessa lingua e usassero le stesse Unità
di Misura. Pertanto per l’affermarsi
globalmente del SMD furono
fatte tante riunioni e con il passare degli anni ha cambiato nome più volte, a
seconda delle Unità di Misura che entravano a far parte di
questo sistema di misurazione. Ad esempio nel 1946, su proposta di Giovanni
Giorgi, fu introdotta l’Unità di Misura della corrente elettrica “Amper” e per questo fu denominato Sistema Giorgi.
Dal 1961 invece questo raggruppamento di varie Misure
viene chiamato Sistema Internazionale (SI)
che comprende ad oggi molte Unità di Misura: Metro, Grammo, Litro,
Secondo, Hom, Amper, Kelvin, Candela,
Mole ecc..
La Conférence générale des poids et mesures, in
acronimo CGPM, è una delle tre organizzazioni costituite per gestire:
- il Sistema
Internazionale
delle Unità di Misura
Le altre due sono:
- il Bureau International des Poids et Mesures, (BIPM)
- il Comité International des Poids et Mesures, (CIPM).
La Conferenza si riunisce a Parigi ogni 4-5 o 6
anni. Nel 2002 la
CGPM rappresentava 51 stati membri e
10 altri membri associati. Al 1º agosto
2011 i membri sono 55 e 34
gli Stati associati.
Il “secondo”
è l’Unità di Misura del TEMPO ed è compreso nel Sistema Internazionale (SI), i suoi multipli sono a base
sessagesimale (minuti e ore) mentre i suoi sottomultipli (decimi,
centesimi, millesimi ecc. ) sono a base 10. E’ mio interesse pertanto far in modo che
venga modificata l’equivalenza dei multipli del “secondo”, parificandoli ai suoi sottomultipli che sono già espressi
in base dieci (10).
Propongo che il “Giorno solare medio” attualmente
suddiviso in 86.400 secondi, sia portato alla nuova suddivisione di 100.000 secondi
con il seguente raggruppamento:
10 Ore, ogni ora in 100 Minuti
ogni minuto in 100
Secondi.
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